Alboautori, il sito per far incontrare autori e scrittori

L’ultimo caso è E. L. James, l’autrice delle Cinquanta sfumature che ha venduto milioni di copie nel mondo e ha iniziato autopubblicandosi. Spinto dalla Rete e dal digitale, il self-publishing è diventato una realtà anche in Italia: sono 38-40 mila le opere autopubblicate disponibili ad oggi, in formato cartaceo, più altre 6.000-6.500 in ebook, secondo i dati forniti a giugno dall’Associazione degli editori (Aie).
Tanto che anche i nostri editori inziano a confrontarsi con la nuova realtà. Il cambio di passo consiste nel non considerare la spinta dal basso degli aspiranti scrittori una forma di concorrenza quanto piuttosto una possibilità, un bacino da cui attingere nuovi talenti.
Già qualche mese fa, ad esempio, Mondadori aveva annunciato una piattaforma di autopubblicazione e ora si sa che dovrebbe essere realizzata appoggiandosi a quella di Kobo, la compagnia con cui il Gruppo ha già lanciato in Italia il suo ereader.

Proprio abbracciando la filosofia della collaborazione e non dell’antitesi, da qualche mese è nato anche il sito www.alboautori.it, con l’obiettivo principale di mettere in contatto gli autori, le case editrici e gli agenti letterari. E di metterli in contatto in maniera mirata.
Se in base alle stime, infatti, circa 300 mila opere di esordienti arrivano ogni anno alle case editrici italiane, non è detto che tutte finiscano sulle scrivanie giuste.
Grazie a un sistema di metadati e parole chiave, invece, Alboautori mira a far incontrare la domanda e l’offerta attraverso schede delle opere molto dettagliate, in cui sono fornite informazioni non solo sul genere e il tema, ma anche – ad esempio –  sull’ambientazione o il periodo storico. Oltre, in alcuni casi, a parti del testo o all’intero scritto.

«In questo modo aiutiamo gli editori a trovare ciò che realmente cercano e gli scrittori a farsi trovare» spiega Mauro Morellini, ideatore di Alboautori (oltre che editore in prima persona per l’ominima «Morellini»). «Un servizio che si completa con la possibilità di scambiarsi messaggi diretti tra tutti gli utenti del sito. E a cui, presto, si aggiungerà anche un alert che avvertirà gli utenti non appena sarà pubblicata un’opera corrispondente alle loro esigenze» spiega ancora Morellini.
Un’ulteriore sezione, infine, «Informati», fornisce notizie utili dal mondo del libro: dagli eventi letterari ai corsi di scrittura, a i concorsi letterari fino a informazioni sui contratti e l’industria editoriale.

Quale, alla fine, il modello di business? «Al momento il nostro obiettivo è creare una community numerosa.  Quando la raggiungeremo,  il progetto sarà avviare una serie di servizi premium – spiega Morellini -. Potremmo farci pagare per fornire agli editori specifiche raccolte di testi, ad esempio. Oppure chiedere tariffe ad hoc per le posizioni più in evidenza nella home page».

E voi cosa ne pensate? Un sito come Alboautori può davvero essere una delle alternative alla tradizionale filiera editoriale? Affidereste a un portale come questo i vostri manoscritti?

di Alessia Rastelli

www.corriere.it

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